Recensione: Il peso della vergogna – Serena McLeen
maggio 13, 2024Torino, anno 2015. Un’eredità familiare che nasconde al suo interno segreti inconfessabili, provenienti da un passato intriso di dolore, paura e vergogna. La storia di Angela Bramante, ambientata nei tristi anni della Seconda Guerra Mondiale, è rimasta nascosta fino al momento della sua morte, dove un diario ritrovato dalla nipote Annabella riporta alla luce un passato misterioso, terrificante, rinchiuso tra le fatiscenti mura di Villa dei Conti Bramante.
Titolo: Il peso
della vergogna
Autore: Serena McLeen
Genere:
Narrativa
Editore: Antonio
Vallardi Editore
Trama
Torino. Annabella Bramante cammina silenziosa tra le stanze
della sua vecchia casa, osserva gli oggetti che hanno accompagnato i suoi sogni
di bambina. Quella vita non esiste più, lo sa. I genitori sono morti in un
incidente pochi mesi prima e, come se non bastasse, il destino le ha appena
portato via anche l’amatissima nonna. È sola, adesso. Mentre comincia
faticosamente a rimettere insieme i pezzi, emerge un’eredità enigmatica: una
decadente villa veneta di cui non sospettava nemmeno l’esistenza e un diario
appartenuto a sua nonna. Pagina dopo pagina, Annabella si rende conto che nella
sontuosa dimora è sepolto l’oscuro passato dei Bramante, che la costringerà a
mettere in discussione tutto quello che credeva di sapere sulla sua famiglia.
Aiutata da un giovane dai seducenti occhi color nocciola, Annabella riporta
alla luce la drammatica giovinezza di sua nonna, dove le violenze di un padre
fascista e prevaricatore si mescolano alle carezze di un amore impossibile,
fino alla rivelazione che legherà per sempre il destino di entrambe.
Recensione
Quanto conosciamo in realtà la nostra
famiglia? Il senso di amore e protezione verso coloro che amiamo, a volte, può
insabbiare la verità sotto strati di polvere e vergogna, come se la vita che
abbiamo vissuto fino a quel momento non sia degna di essere raccontata ai
posteri. È proprio questo il sentimento che regna nel cuore di Angela Bramante,
la quale fa di tutto per cercare di nascondere la sua vera storia alla nipote
Annabella, proteggendola da un passato fatto di insidie e custode di atroci
segreti che si sgretolano sotto il peso del secondo conflitto mondiale.
Annabella Falconieri è una giovane
fotografa torinese, un'artista a cui la vita ha riservato brutte sorprese:
entrambi i genitori sono morti inaspettatamente in un incidente d'auto pochi
mesi prima e sua nonna, Angela Bramante, è venuta a mancare qualche tempo dopo
la morte della figlia, lasciando la nipote in un mare di solitudine e
disperazione. È difficile rimanere soli senza la certezza e l’appoggio
della famiglia e questo è ancora più evidente e doloroso se ci si trova ad
affrontare una situazione simile a soli ventinove anni, senza nessuno al
proprio fianco. La solitudine non si misura dal mero conteggio di estranei o perfetti
sconosciuti che tentano di starci vicino in ogni modo, ma è ciò che sentiamo
dentro, perché si può essere soli anche circondati da tante persone…
Il peso di una
ricca e cospicua eredità grava sulle spalle di Annabella, portando dietro di sé
il nome di un luogo a lei sconosciuto: Villa dei Conti Bramante è un’immensa
villa a Fontana a Po, in Veneto, ormai fatiscente e rovinata dallo scorrere del
tempo, della quale sua nonna non le ha mai parlato, nonostante il profondo
rapporto di unione e sincerità che le legava. Angela sa che sua nipote, oltre a
prendersi cura della splendida Villa Magnolia, riuscirà a riportare a galla la
vera bellezza della casa in cui lei è cresciuta, immersa nella bassa pianura
padana, mettendone a frutto l’enorme potenziale. Ma cosa si nasconde realmente dietro
quelle mura?
“Se mi guardo indietro, non so se ho fatto bene a nascondere tutto. Forse, se avessi preso in mano la situazione molto tempo prima, la mia coscienza mi avrebbe dato pace in tutti questi anni… Forse avrei vissuto una vita senza sentire sempre questo peso sul petto.”
I segreti custoditi
per anni e anni tra quelle mura sono grida silenziose che lottano per riprendersi
il loro spazio nel presente, portando a galla una verità spaventosa, racchiusa
tra le preziose pagine di un diario scritto direttamente da Angela Bramante, la
quale decide di raccontare così la sua storia alla nipote. Cosa mai sarà accaduto
in quella maestosa villa, durante uno dei periodi più bui della storia d’Italia
e del mondo intero?
Pur essendo stata abbandonata, Villa dei Conti Bramante è una proprietà dal grande potenziale, immersa nella tranquillità di un piccolo paesino dove tutti si conoscono, una realtà molto diversa dal ritmo veloce e frenetico che regna a Torino. Grazie al progetto di ristrutturare questa villa, Annabella conosce Francesco, un ragazzo che sembra leggere nel suo cuore ogni emozione, da quella più bella a quella più dolorosa. È grazie all'amore di Francesco e al prezioso aiuto di nonna Adele che Annabella riesce a far luce sui misteri del passato, a dare finalmente voce ad una verità rimasta muta per troppo tempo.
“Segui le istruzioni della nonna e vedrai che tutto acquisterà un senso. Era una donna saggia e generosa.”
Le vecchie pagine del diario scritto da
Angela fanno luce su avvenimenti permeati di dolore e disperazione, specchio
perfetto della realtà fascista: la storia di Angela Bramante e di tutto ciò che
è stato vi coinvolgerà in maniera inaspettata, trascinandovi in un tempo
lontano dove tutto, purtroppo, era permesso, meno che la libertà. La penna di
Serena McLeen è scorrevole, i personaggi sono ben caratterizzati e
l'ambientazione è descritta in maniera semplice e accurata, dando al lettore un
quadro perfetto dell’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale.
Le due storie, quelle di Angela e di Annabella, si intrecciano in un perfetto connubio tra passato e presente, due facce di una stessa medaglia che aspettano di essere completate da una verità rimasta sepolta troppo a lungo dietro un silenzio impenetrabile. Annabella è forte e determinata, dal carattere deciso e combattivo, che si fa spazio nel dolore per continuare a vivere. Angela è una donna misteriosa, affascinante, che ha saputo rialzarsi dalle difficoltà e dalla sofferenza come nessun altro sarebbe stato in grado di fare. Un romanzo in cui il peso della verità si carica anche dell’onta della “vergogna”, in un periodo storico dove la donna era ancora sopraffatta dalla figura maschile e l’emancipazione femminile era soltanto un flebile miraggio, un’utopia irraggiungibile.
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