Recensione: Annabella Abbondante. Il passato è una curiosa creatura – Barbara Perna

maggio 07, 2024

Un cosy crime che vede ancora una volta come protagonista l’esplosiva Annabella Abbondante, giudice di Pianveggio, questa volta con un caso spinoso che la riguarda molto da vicino: la sparizione del suo amore di gioventù Gaetano Brandi, tra l’altro indagato anche dell’omicidio della misteriosa Rosalia De Stefano. Qual è la verità che si nasconde dietro tutto questo? Quali segreti si celano dietro la sua scomparsa? Bisognerà fare i conti col passato per scoprirli…


Titolo: Annabella Abbondante. Il passato è una curiosa creatura
Autore: Barbara Perna
Genere: Giallo
Editore: Giunti

 

Trama

Da Lucca alla splendida costiera sorrentina, con il suo trionfo di colori e sapori, l’ultimo caso di Annabella Abbondante è un’indagine molto personale e per questo più avvincente, appassionata e avventurosa che mai, un vero pageturner. Preparatevi un caffè e cominciate a leggerlo… A Pianveggio è arrivato il Natale e tradizione vuole che Alice e Nicola aiutino Annabella a fare l’albero. Una composizione colorata e caotica, dove c’è posto per ogni persona importante nella vita della padrona di casa, che ha dedicato a ciascuno una pallina di cristallo. Ci sono i genitori, la sorella, gli amici più stretti e anche Tano, il suo primo amore mai dimenticato, che è atteso in visita, ma tarda ad arrivare. Per quanto sia famoso per le sue sparizioni improvvise, i giorni passano e, quando nessuno ha sue notizie, Annabella comincia a preoccuparsi. Soprattutto dopo che una donna, che potrebbe essere la sua sosia, le affida un messaggio sibillino destinato allo stesso Tano e viene poi trovata morta. E da chi, se non dalla giudice più ficcanaso e pasticciona di sempre? Ha così inizio una vera e propria caccia al tesoro, che porterà Annabella a Sorrento, sulle tracce di Tano e del loro comune passato. Lei sembra essere l’unica a poter risolvere il mistero della sua scomparsa. Ma, come sempre, non sarà da sola. A partire dall’esuberante famiglia Abbondante, passando per i suoi amici, che, anche a distanza, non le faranno mancare il loro aiuto, fino a Ferruccio, il brillante PM amante dell’“abbondanza” e della giustizia, ci saranno proprio tutti a sostenerla in questo percorso a ritroso nel tempo.

 

Recensione

 

Ed eccoci qui, a parlare del terzo capitolo delle avventure della nostra amata Annabella Abbondante, questa volta alle prese con un caso davvero spinoso e particolare, che la coinvolge direttamente. Ebbene sì, questa volta Annabella è davvero tirata in causa in prima persona: il suo amore di gioventù, Gaetano Brandi, detto Tano, presentato già nei volumi precedenti come vecchia fiamma della giudice, sembra essere scomparso nel nulla, lasciando dietro di sé una scia di mistero, vendetta e tante domande irrisolte. Ma andiamo per ordine…

 

Nell’immaginario comune lucchese di Pianveggio, durante il periodo natalizio, Annabella sta addobbando, come da tradizione, un meraviglioso albero di Natale. Ma l’atmosfera allegra e spensierata delle festività porta con sé un retrogusto amaro, che sa di paura e mistero: le luci sgargianti e colorate degli addobbi gettano un’ombra sinistra nella vita della nostra giudice, destinata a sgretolare molte delle certezze che aveva consolidato negli anni. La visita improvvisa di una donna bruna dai capelli lunghi e ricci scuote Annabella, destandola dal torpore in cui è piombata: questa misteriosa figura femminile è venuta a cercarla appositamente per la scomparsa di un uomo a lei molto legato: Tano Brandi.

 

Per Annabella è come guardarsi allo specchio: questa Rosalia De Stefano le somiglia moltissimo dal punto di vista fisico e, in qualche modo, afferma di essere anche lei molto legata a Tano. Per quale motivo il suo amore di gioventù è scomparso all’improvviso? Perché una donna che le somiglia così tanto si trova qui, davanti a lei, a parlarle di Tano? Uno specchio che fatica a riflettere la verità nascosta dietro una trama fitta e oscura, a cui si intrecciano misteri e sparizioni che coinvolgeranno emotivamente la nostra giudice di Pianveggio, la quale faticherà a uscirne illesa da questa situazione intricata e spinosa.


Stessi capelli ricci e scuri. Stesso taglio degli occhi marroni. Stesso fisico morbido e... abbondante.  


Le cose si complicano quando Rosalia De Stefano viene ritrovata morta in una stanza della locanda Dolce Incanto, vittima di un omicidio che sembra essere una perfetta esecuzione mafiosa. E indovinate un po’ chi si trova sulla scena del delitto rischiando, con la sua proverbiale goffaggine, di inquinarne anche le prove? Proprio lei, la giudice Abbondante, ormai irrimediabilmente coinvolta nella sparizione del suo amato Tano e determinata a scoprire la verità. Come se non bastasse, è proprio il suo amico ad essere il primo sospettato dell’uccisione di Rosalia, il quale sembra anche coinvolto in loschi traffici di cui lei non è mai stata a conoscenza. Il bar Capatosta aveva molto da nascondere…

 

Annabella riceve dei misteriosi pacchi contenenti importanti indizi, tutti provenienti da Tano: un libro di poesie di Emily Dickinson, filastrocche di Gianni Rodari, anelli d’argento con “perle” misteriose e una lettera custodita in una cassetta di sicurezza della banca. Come rimettere insieme i tasselli di questo puzzle intricato e ritrovare il suo vecchio amore? La giudice Abbondante torna a Piano di Sorrento in cerca di prove che possano scagionare Tano: in sella alla sua Vespa rosso fiammante, affiancata dall’inseparabile PM Ferruccio Landi e aiutata dalla sua rete di conoscenze messa in moto da Dolly e dalla sua migliore amica Alice, Annabella scoprirà verità inattese che la condurranno verso un destino tanto curioso quanto inaspettato.

 

È una curiosa creatura il passato
e a guardarlo in viso
si può approdare all’estasi
o alla disperazione.
Se qualcuno l’incontra disarmato,
presto, gli grido, fuggi!
Quelle sue munizioni arrugginite
possono ancora uccidere!



Tra giornalisti invadenti come Perla Argirò, parentesi “abbondanti” grazie ai luculliani pranzi natalizi della famiglia Abbondante, indizi misteriosi che si intrecciano a figure femminili importanti e pittoresche come quella di nonna Angela, Annabella capirà molte cose su sé stessa e deciderà di dare una svolta alla sua vita, affiancata come sempre dalla sua inseparabile Ginger e dalla coppia di amici Nicola e Gabriele. Riuscirà a scagionare Tano e a ritrovarlo? Il suo cuore sarà finalmente in grado di scegliere tra lui e Ferruccio? E chi si nasconde dietro l’Agente Margherita? Lo scopriremo solo… leggendo!

 

Barbara Perna ha messo in luce l’indole ribelle e sensibile di Annabella, dipingendone ogni tratto con sapiente ironia e un pizzico di sarcasmo. In sella a una vespa rosso fiammante che sfreccia tra paesaggi mozzafiato, vi immergerete in questa nuova avventura che vede protagonista la morbida giudice Abbondante, nata in una famiglia altrettanto “abbondante” in cibo e affetto, sullo sfondo della magica penisola sorrentina, descritta meravigliosamente dall’autrice in ogni dettaglio. Ce la farete anche voi a restare inermi al fascino di Annabella o vi lascerete trascinare nel suo mondo che profuma di Napoli, di mistero e di suspence? Tra cannoli siciliani e fragranti sfogliatelle, innaffiate da litri e litri di caffè, nuvole di zucchero a velo vi terranno nascosta la verità, ma essa è proprio dinanzi ai vostri occhi: del resto, il passato non è forse “una curiosa creatura”, pronta a tornare all’attacco quando meno te lo aspetti?














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