Tutte le fiabe dovrebbero avere un lieto fine, in cui il principe e la principessa, da tempo osteggiati dalle forze del male e da nemici in ogni angolo, alla fine si ritrovano e vivono tutti felici e contenti, senza alcuna preoccupazione. Ma dov’è il lieto fine di Imelda e Ambrose? Dov’è finito il loro amore? Vale la pena combattere per un sentimento tanto nobile e importante, oppure non sono fatti l’uno per l’altra? Un romanzo breve, dall’ambientazione fiabesca, che vi farà sognare e tornare bambini anche solo per qualche ora…
 

Titolo: Once more upon a time
Autore: Roshani Chokshi
Genere: Fantasy
Editore: Fanucci Editore

 

Trama

C’era una volta, in una terra chiamata Fortezza dell’Amore, un re e una regina che si amavano, ma ahimè non più. Se, dopo un anno e un giorno, non avessero ritrovato l’amore che li univa, il loro destino li avrebbe portati a essere banditi dal loro stesso regno. E così fu.

 

Imelda e Ambrose non ricordano il motivo del loro matrimonio perché, un anno e un giorno prima, Ambrose si recò da una strega barattando il loro amore per la vita di Imelda. Nel giorno in cui sono costretti ad abbandonare il regno, quella stessa strega fa loro visita chiedendo a sua volta un favore. In cambio, promette di realizzare tutti i loro desideri. Non avendo più nulla da perdere, Imelda e Ambrose accettano e si avventurano in un viaggio incantato durante il quale recuperano la memoria e ricordano cosa li fece innamorare la prima volta. Con la fine del loro viaggio sempre più vicina, una nuova decisione li attende: Imelda e Ambrose inseguiranno i loro sogni o sceglieranno di amarsi, ancora una volta?

 

 

 

 

Recensione

 

C’era una volta… o forse no. In una terra lontana e fiabesca, chiamata Fortezza dell’Amore, un Re e la sua Regina non si amano più. Il tempo, questa volta, oltre ad essere indefinito, non gioca neanche a favore dei protagonisti. Imelda e Ambrose non ricordano più nulla di ciò che provano l’uno per l’altra, il sentimento profondo e sincero che li univa ormai è perduto per sempre a causa di una strega malvagia che se ne è appropriata un anno e mezzo prima. Ma andiamo con ordine…

 

Tra Imelda e Ambrose, circa un anno prima, è stato un vero colpo di fulmine: un sentimento potente, un amore vero e profondo li ha legati fin dal primo sguardo, tenendoli incatenati l’uno all’altra. Il loro sogno d’amore, ben presto, si è coronato e i due amanti diventano finalmente marito e moglie, oltre che sovrani di un meraviglioso regno, fiabesco e incantato, al di là del tempo. Ma un pomodoro avvelenato ha rovinato il loro sogno, fino a quel momento perfetto: Imelda ne ha assaggiato un pezzetto e quel piccolo morso è stato fatale per lei. L’unico modo che Ambrose ha per salvarla è barattare il loro stesso amore per salvarle la vita, donandolo ad una perfida strega.

 

Ed è così che quel sentimento svanisce con la stessa velocità con cui era apparso, dissolto in una nuvola di fumo, lasciando alle sue spalle una coppia infelice e triste, senza l’ombra di alcun sentimento nel loro cuore, se non odio, antipatia ed indifferenza. Ormai il tempo è finito, sono trascorsi un anno e un giorno in cui, pur vivendo insieme, i due protagonisti non si sono più parlati: ora Ambrose è costretto ad andare in esilio e Imelda a tornare sotto la custodia di suo padre, tanto buono ma altrettanto iperprotettivo con le sue figlie.

Nessun dolce è veramente dolce senza un pizzico di amarezza. 

Ed ecco un'amarezza che non potevano scrollarsi di dosso: l'amore perduto, dimenticato. 

Ha il sapore di un filo di fumo sulla lingua. 

 

La perfida strega ritorna all’improvviso per stringere un nuovo patto con Imelda e Ambrose: entrambi otterranno ciò che vogliono e saranno di nuovo felici se la aiuteranno a recuperare una preziosa e rara pozione magica. Imelda sogna la libertà, quella vera, svincolata da ogni forma di pregiudizio e controllo, Ambrose desidera un regno tutto suo a cui appartenere, di cui sentirsi parte integrante, su cui regnare fino alla fine. Cosa succederà durante questo viaggio alla ricerca della pozione perduta? Riusciranno nell’impresa?

 

Tra un magico mantello parlante che crede di essere un cavallo, un’atmosfera magica e fiabesca sospesa in un tempo indefinito, vi perderete nella foresta e nel viaggio stesso dei due protagonisti, crescendo insieme a loro e tornando bambini per tutta la durata della lettura. Il linguaggio dell’autrice è semplice e curato, ricco di battute ironiche che vi faranno sorridere e daranno carattere alla perfida strega, la vera narratrice di tutta quanta la storia. Sarà davvero così cattiva come sembra all’inizio, oppure questo personaggio nasconde in sé immense qualità nascoste?

 

Dopo tante peripezie, i due protagonisti riusciranno a capire davvero cosa desiderano per sé stessi, combattendo per i propri desideri con tutte le loro forze. E per l’amore? Ci sarà ancora spazio per il vecchio sentimento che li univa o verrà trasformato anche questo, alla luce dei cambiamenti in atto durante il corso della storia? Imelda e Ambrose non sanno cosa li accadrà, ma aver capito finalmente cosa provano l’uno per l’altra li rende forti e invincibili agli occhi di qualsiasi strega o nemico, perché hanno trovato finalmente qualcosa per cui combattere, che si tratti di amore romantico o di amore verso sé stessi.

Guardate in che modo lui osserva la brina che si muove tra i capelli di lei come diamanti; sentite come lei ride fino a rimanere senza fiato. Osservare l'insopportabile abisso tra le loro dita, mentre la loro pelle flirta con l'idea di toccarsi e le loro menti fingono di essere coperte di neve. Potete tracciare il confine della notte, la pesante cortina del crepuscolo, il modo in cui questo grava su ogni loro passo. 

Una notte. 

L'ultima notte. 

 

C’era una volta… o forse no, starà a voi scoprirlo!