Review Party: Aristotle e Dante si immergono nelle acque del mondo – Benjamin Alire Saénz

settembre 06, 2022

Dopo aver scoperto i misteri dell’universo, Aristotle e Dante sono tornati, questa volta per immergersi nelle acque del mondo e scoprirne tutti i segreti. Non sempre la vita riserva piacevoli sorprese, ma l’amore è l’unica forza in grado di unire indissolubilmente le anime, creando un legame intenso e profondo, impossibile da recidere. Un tuffo nelle acque dell’universo che hanno già esplorato, l’uno al fianco dell’altro, crescendo e maturando insieme.

 

Titolo: Aristotle e Dante si immergono nelle acque del mondo
Autore: Benjamin Alire Saénz
Genere: Narrativa
Editore: Oscar Vault Mondadori

 

Trama

 

Aristotle Mendoza ha passato gli anni del liceo a nascondersi, a restare sempre in silenzio, a rendersi invisibile. E si aspettava che anche l’ultimo anno sarebbe stato come gli altri. Da quando si è innamorato di Dante Quintana, però, dentro di lui qualcosa si è spalancato. All’improvviso, Ari stringe nuove amicizie, si ribella ai bulli, fa sentire la sua voce. Sempre, accanto a lui, c’è Dante – il sognatore, lo spiritoso Dante – che riesce nello stesso tempo a dargli sui nervi e ad accenderlo di desiderio.

 

I due ragazzi sono ben determinati a trovare la loro strada in un mondo che non li comprende. Fino a quando Ari non si troverà ad affrontare una perdita sconvolgente. E dovrà lottare con tutte le sue forze per creare una vita che sia profondamente, gioiosamente sua.

 

 

Recensione

 

Aristotle e Dante, due nomi così simili ma al contempo diversi: l’uno era un filosofo greco, l’altro uno dei più grandi poeti della letteratura italiana. In questo libro imparerete a conoscere più a fondo i due ragazzi che nel volume precedente, “Aristotle e Dante scoprono i misteri dell’universo”, hanno iniziato un percorso insieme, mano nella mano, dopo numerose difficoltà da affrontare. Il mondo è un luogo meraviglioso, ma nasconde insidie e pericoli ad ogni angolo, specie per le persone che quotidianamente devono fare i conti con una società razzista e spietata che tende ad emarginarli, a non accettarli. Ma i nostri ragazzi sono determinati e si sostengono nel difficile percorso della vita.

 

Abbiamo conosciuto entrambi i protagonisti di questo splendido romanzo nel primo volume, imparando ad apprezzarli e ad amarli in ogni loro sfumatura, chiedendoci come potessero innamorarsi l’uno dell’altro due caratteri così diversi e in antitesi tra loro. Aristotle è un ragazzo dolce, riflessivo e al contempo impulsivo, cresciuto in una buona famiglia messicana che però ha commesso l’errore di erigere muri di silenzio invalicabili col figlio, che hanno portato il giovane a chiudersi in sé stesso e nel suo dolore. Dante è l’esatto opposto: anche lui è messicano e possiede un carattere estroverso e allegro, ma è un fiume in piena e non riesce a tenersi dentro i sentimenti. Ari e Dante si sono trovati un giorno per caso e hanno capito, non senza difficoltà, che non si sarebbero mai più separati: sono pezzi dello stesso puzzle, che si incastrano alla perfezione e non possono esistere l’uno senza l’altro.

 

Tu mi hai visto, e io non sono più stato invisibile. Mi hai insegnato a nuotare. E non ho più avuto paura dell’acqua, perché non era più necessario avere paura. Mi hai dato così tante parole che ho potuto riscrivere l’universo in cui vivo.

 

Ora è arrivato il momento per il nostro Ari di fare i conti con sé stesso: sta cambiando, dentro di lui qualcosa si muove: è il desiderio profondo e bruciante che prova nei confronti di Dante, ma ha paura e ne è spaventato. Ciò che non si conosce è sempre fonte di inquietudine, specie per chi possiede un carattere sensibile, remissivo e che fatica a mostrare agli altri i propri sentimenti. Aristotle deve imparare che il mondo è un posto pieno di insidie, ma ci sono amici, familiari e tante altre persone che sono dalla sua parte, che lo comprendono e lo sostengono in ogni sua scelta. L’appoggio di chi lo ama è fondamentale per affrontare tutto ed è importante anche sentirsi liberi di essere ciò che si è, senza nascondersi agli occhi della società.

 

Questa mia nuova vita, ora, era come tuffarsi nell’oceano dopo essere stati solo in piscina. In una piscina non c’erano tempeste. Le tempeste nascevano negli oceani del mondo.

 

Dante è un oceano di emozioni, possiede in sé la forza dirompente dell’acqua: il sentimento che prova per Aristotle è puro e cristallino e al contempo impetuoso, proprio come un fiume in piena. Ari è la roccia, gli scogli granitici e imponenti su cui le onde dell’oceano si infrangono: sono complementari, non possono esistere l’uno senza l’altro. È impossibile pensare di separarli, ciò che li lega è talmente profondo e viscerale da risultare indissolubile, qualunque cosa accada. La delicatezza dell’autore nel descrivere il rapporto tra i protagonisti è davvero encomiabile: Benjamin Alire Saénz entra in punta di piedi nell’animo dei due ragazzi, illustrando al lettore ogni lato della loro personalità con eleganza e attenzione, soffermandosi soprattutto sui dubbi e le inquietudini tipiche della loro età. Nel primo libro il loro amore è adolescenziale, intriso di un’aura quasi poetica che rende il tutto etereo e delicato, ma in quest’altro volume sono cresciuti entrambi, sono cambiati e con loro anche il tipo di sentimento che provano, più maturo e adulto.

 

Pensavo che mi avrebbe insegnato a nuotare nelle acque della piscina. Ma Dante mi aveva insegnato a tuffarmi nelle acque della vita.

 

L’importanza della famiglia, in questi casi, è fondamentale: ricevere appoggio incondizionato da parte di chi si ama è davvero importante, ma non bisogna dimenticare che non è del tutto scontato. Ari e Dante, in questo, sono enormemente fortunati: il rapporto che hanno con i loro genitori è molto bello e ricco di sfaccettature. Nel tempo, specialmente tra Aristotle e i suoi, le cose sono cambiate e l’apertura che c’è stata tra loro è anche merito di Dante, senza il quale tutto questo, molto probabilmente, non sarebbe accaduto. Perché Dante ha cambiato Aristotle, non nel senso stretto del termine: il ragazzo è sempre lo stesso, ma la relazione col suo compagno lo ha aiutato a mostrare al mondo come è fatto davvero, senza aver paura del giudizio altrui.

 

Fare i conti con le proprie paure richiede coraggio e determinazione, ma spesso la vita ci pone di fronte a situazioni che, con la loro inevitabilità, ci costringono a guardarci allo specchio. Quando arriverà il momento anche per Ari di rendersi conto che la realtà è ancora più difficile di come credeva, il giovane capirà che l’unico modo per superare il dolore è accettarlo per come è, senza fuggire. Il ragazzo affronterà uno dei fantasmi più grandi del suo passato, suo fratello Bernardo, comprendendo che la vera natura delle persone può essere ben diversa da come si immagina e non bisogna incolpare né tantomeno idealizzare qualcuno. Dopo tutto questo, gli incubi lo abbandoneranno oppure continueranno a farsi spazio nel suo inconscio e a distruggerlo lentamente?

 

La vita è imprevedibile, le cose possono cambiare radicalmente da un momento all’altro senza alcun preavviso e non sempre questi eventi sono piacevoli da affrontare. Un dolore atroce sta per piombare nell’animo di Aristotle e della sua famiglia, tanto inimmaginabile quanto ineluttabile. Tutto questo lo trasformerà: da giovane adolescente diventerà uomo, forse troppo in fretta, perché la sofferenza ti cambia, lacera l’anima fin nel profondo e niente potrà essere più come prima. Ce la farà il nostro Ari ad andare avanti?

 

Se siamo fortunati. Se siamo davvero fortunati, l’universo ci manderà le persone di cui abbiamo bisogno per sopravvivere.

 

Una tematica importante e delicata come l’omosessualità meriterebbe più spazio nella società odierna: non bisogna semplicemente parlarne, sarebbe opportuno capire che non ha importanza chi si ama, ma il modo in cui si ama. Ari e Dante sono così, dei giovani che si affacciano alla vita, che stanno affrontando le difficoltà tipiche dell’adolescenza, con tutto ciò che ne comporta. Non è semplice per due ragazzi come loro, buoni e sensibili, tenere testa ad un mondo ostile nei loro confronti: possono essere pestati, da un momento all’altro, solo perché si amano. Chi definisce cosa è giusto o sbagliato? Chi decide che amare una persona dello stesso sesso sia un peccato mortale? Perché definirlo “diverso”? Sono tutte domande a cui, ancora oggi, non si è in grado di trovare una risposta. Forse perché una vera risposta non c’è e queste domande non dovrebbero nemmeno esistere, in una società inclusiva ed emancipata.

 

I nostri amati protagonisti hanno forza da vendere: ogni giorno fanno i conti con una società che li etichetta come “emarginati”, “diversi”, solo perché si amano. Ari ha paura di mostrare al mondo chi è davvero, perché prova quasi “vergogna” per sé stesso. Eppure, se solo riuscisse a vedere oltre le apparenze, vedrebbe un ragazzo meraviglioso, dalle mille qualità positive, con tanta voglia di vivere. Dante se ne è accorto e per questo ha deciso di scegliere lui e di proseguire, mano nella mano, nell’impervio percorso della vita. Entrambi sono due diamanti grezzi, pronti a brillare nell’immenso mare della vita. Aristotle e Dante sono tornati, questa volta per immergersi nelle acque del mondo e scoprirne tutti i segreti.














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