Recensione: Bugie di famiglia – Nella Frezza

agosto 25, 2022

Un romanzo originale, intriso di mistero, segreti inconfessabili che si fanno strada dopo anni di silenzio e travolgono, con la loro devastante potenza, tutto ciò che trovano sul loro cammino. Filippo, in punto di morte, ha bisogno di scaricare la sua coscienza da un pesante fardello, tenuto dentro troppo a lungo, destinato a sconvolgere la vita di suo figlio Antonio e di tutta la famiglia. Il passato che ritorna, incorniciato nell’Italia del Boom economico e dei primi anni del terrorismo, le prime conquiste dei diritti delle donne, danno vita a una storia ricca di valori perduti e sepolti sotto gli strati del tempo che riaffiorano nell’immenso mare della vita.

 

Titolo: Bugie di famiglia
Autore: Nella Frezza
Genere: Narrativa
Editore: Salani Editore

 

 

Trama

 

Non tutti i segreti sono uguali. Alcuni possono travolgere una vita intera. Italia, fine anni Sessanta. Antonio, giovane medico meridionale originario di Serente, sta avviando a Roma una brillante carriera e un solido progetto di vita con Eleonora. Una domenica riceve una chiamata dall'ospedale della sua cittadina: il padre, lo stimatissimo professore e farmacista Filippo D'Amico, ha avuto un gravissimo incidente di caccia e sta morendo. Antonio si precipita al suo capezzale, ma arriva appena in tempo per raccogliere uno sconcertante segreto, che si vede costretto a sigillare perché la madre malata non ne muoia, non lo sappia il fratello e l'onore della famiglia non venga infangato. Lo rivela soltanto a Eleonora ed entrambi saranno vittime e artefici degli sviluppi, all'inizio inimmaginabili, che da tale segreto origineranno. Le bugie, però, anche quando non hanno le gambe corte, sono molto pazienti, logorano i rapporti un poco alla volta, per poi, a distanza di anni, presentare il conto con tutti gli interessi. Al suo primo romanzo, Nella Frezza indaga con scrittura inesorabile i fragili equilibri che tengono insieme le famiglie, in ogni luogo e in ogni tempo, e il male che facciamo a noi stessi per difenderci dal giudizio degli altri.

 

 

 

Recensione

 

Tutte le famiglie felici sono uguali, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo

- Anna Karenina, Lev Tolstoj

 

 

Credo che non vi siano parole migliori dell’incipit di Anna Karenina di Lev Tolstoj per poter esprimere meglio il contenuto e il senso profondo di questo romanzo. Spesso, al giorno d’oggi, i valori di una volta, tra cui proprio la famiglia, vengono sempre più trascurati e messi da parte, accantonati perché retaggio di un passato ormai lontano e disperso nelle ceneri del tempo. La società è cambiata, ora tutto è diverso, la gente è immersa nella routine quotidiana e non si rende neanche conto di quanto abbia perso giorno dopo giorno, anno dopo anno. Non è giusto fare dei confronti perché si parla di epoche diverse, ma le virtù di una volta sono andate perse. Nella Frezza, col suo libro d’esordio “Bugie di famiglia”, riesce di nuovo a dare valore a ciò che un tempo era davvero importante: la famiglia, in maniera del tutto originale e quasi capovolta rispetto a quello che ci si aspetterebbe. Curiosi di saperne di più?

 

Nell’immenso archivio che è la nostra memoria, incontri, emozioni, il prima, il poi, desiderato e immaginato nei dettagli, tutto convive in un unico, contraddittorio presente. Separare il buono e l’amaro in questo groviglio di vita nostra e di altre vite che ci sono entrate dentro è impossibile, perché tutto torna sempre a rimescolarsi.

 

Avete presente quando, per porre l’accento su un determinato aspetto o comportamento, si tende a sottolinearlo in maniera decisa, evidenziandone pregi e difetti, forse concentrandosi più su questi ultimi per apprezzare maggiormente le cose belle? Nella Frezza è riuscita perfettamente nel suo intento: attraverso le parole di questo libro, torna metaforicamente indietro nel tempo, intrecciando le ombre del passato con quelle del presente, creando un chiaroscuro di emozioni che arriva dritto al cuore del lettore. Un viaggio che profuma di nostalgia, di intrighi e misteri non svelati, di segreti che combattono disperatamente per venire a galla dopo anni di muto silenzio. Perché la verità è forte: prima o poi torna all’attacco e travolge, con la sua dirompenza, tutto ciò che è stato costruito fino a quel momento.

 

Come si dice, le bugie hanno le gambe corte e il passato torna sempre a galla, anche quando sembra che sia stato dimenticato e sepolto nei meandri della nostra anima, tra ricordi offuscati e risvolti inimmaginabili. La famiglia D’Amico, originaria di un piccolo borgo del Sud Italia di nome Serente, vive felice, cavalcando gli anni del boom economico nell’Italia degli anni Sessanta. Filippo è un farmacista sposato con Amalia, insieme sono una coppia felice e soddisfatta, rispettata da tutti, che si tiene alla larga da qualunque pettegolezzo. I due coniugi hanno due figli, Antonio e Nicola, anche loro ragazzi perbene e rispettabili. Col passare del tempo, i giovani crescono e decidono di inseguire i propri sogni: vi è qualcosa che tiene lontano Nicola dalla sua famiglia d’origine e lo porta ad allontanarsi abbastanza presto dai genitori, Antonio prosegue la sua strada andando a studiare medicina a Roma.

 

Che grande uomo deve essere stato tuo padre.

 

Antonio è felice della vita che conduce: ha dei grandi progetti per sé stesso e per Eleonora, la donna di cui si è innamorato e che è intenzionato a sposare. Improvvisamente, però, il passato torna a bussare alla porta del giovane medico, proprio quando tutto sembrava andare per il meglio: il padre Filippo sta per morire e confida al figlio un terribile segreto in punto di morte. La vita che fino a quel momento aveva condotto viene sconvolta nel profondo, la confessione del padre è un peso che dovrà portarsi dietro per tutto il tempo che gli resta, visto che non può neanche raccontarlo a sua madre, che probabilmente ne morirebbe dal dolore. L’unica persona a conoscenza di questo oscuro segreto è Eleonora, la sua futura moglie, con cui condividerà questo pesante fardello.

 

Gli intrecci nascosti alle spalle di questo terribile segreto sono fitti e intricati, come una foresta inesplorabile diramano i loro rami, attaccando e mescolandosi alla quotidianità di Antonio, cambiandola per sempre. Cos’è più importante, l’onore della famiglia, la rispettabilità o la vita di una persona, di un figlio? Nei tempi passati era importante che la gente non sapesse, il silenzio in questi casi era l’arma più potente che si potesse avere: tacere e oscurare terribili segreti, che avrebbero potuto minare la rispettabilità di una famiglia, era l’unica soluzione. Coprendo i fatti, ostacolando le dicerie, i misteri sepolti sotto strati di menzogne e verità omesse sembrano essere stati cancellati. Ma in realtà restano lì, nascosti, pronti a balzare fuori alla prima valida occasione, come vulcani quiescenti che possono esplodere in qualsiasi momento, travolgendo con lava e cenere tutto ciò che trovano sul loro cammino.

 

Vite distrutte per sempre, segreti inconfessabili. Nella Frezza, con una scrittura elegante, curata e semplice, riesce a dare vita a una storia originale, che profuma di un passato ormai lontano e intriso di misteri nascosti sotto strati di indifferenza. Tematiche importanti e delicate come l’aborto, le prime lotte delle donne per i loro diritti, si intrecciano ad una trama ricca e imperscrutabile, dando vita a un romanzo completo, avvincente, che vi terrà incollati alle pagine per tutta la lettura. Dal passato bisogna sempre imparare, ma spesso basta spostare leggermente le tende del tempo per scoprire segreti a lungo taciuti, sepolti e quasi cancellati per rincorrere un ideale di famiglia perfetta, perché la perfezione non esiste. Una lettura piacevole, interessante e ricca di descrizioni, intrisa di valori profondi e al contempo dimenticati, in attesa di essere riscoperti tra le pagine di un libro meraviglioso.













 

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