Recensione: In-coscienza – Rita Boccuni

agosto 10, 2022

Un viaggio metaforico all’interno di sé stessi, per scrutare nel profondo della propria anima e conoscersi a fondo, senza perdere di vista la propria vita. Un percorso onirico, impervio e pieno di ostacoli da affrontare per Morgana, popolato da strane creature, al confine tra sogno, incubo e realtà. L’inconscio è un mondo tutto da scoprire, pieno di desideri profondi, paura, terrore e può riaffiorare da un momento all’altro.

 

Titolo: In-coscienza
Autore: Rita Boccuni
Genere: Narrativa
Editore: Self publishing

 

Trama


Tutti noi abbiamo qualcosa da nascondere, piccola o grande che sia: un ricordo, una paura, uno scheletro nell'armadio,un mostro sotto al letto. Spesso nascondiamo ciò che temiamo. Pensiamo che seppellendola nei meandri della nostra mente non possa avere scampo. Eppure è proprio questa rinnegazione a renderla più forte, pianta le sue radici che crescono in relazione alla nostra volontà di far finta che non ci sia, riducendoci infine in poltiglia, ma è arrivato il momento di dire basta a queste torture. Questa è l'ora di gridare al mondo tutto quello che abbiamo dentro, ricordando a noi stessi che non siamo inferiori a nessuno e dobbiamo avere la possibilità ed il coraggio di essere felici lottando fino alla fine, a volte contro noi stessi.

 

Recensione

 

Vi siete mai sentiti persi? Avete mai provato quella sensazione che vi fa sentire smarriti, senza una meta concreta da raggiungere? Tutto ciò che vi circonda vi è quasi estraneo, non vi appartiene fino in fondo e la vita sembra sfuggirvi dalle mani in qualsiasi momento. È come se tutto il mondo si fermasse di fronte ai vostri occhi, immobile, statico, per la prima volta: così prendete finalmente coscienza di ciò che possedete di ciò che avete ottenuto, chiedendovi se veramente corrisponde a ciò che desiderate. Questo romanzo è così, un viaggio che Rita Boccuni, attraverso la voce della protagonista, intraprende all’interno della sua anima, scavando nel profondo, facendosi spazi tra i segreti custoditi nell’inconscio dell’animo umano.

 

La metafora del viaggio in pullman è emblematica: Morgana, in questo preciso momento, si trova improvvisamente faccia a faccia con la parte più intima e profonda di sé, che quasi la spaventa perché troppo ampia e ancora sconosciuta. Su questo autobus la nostra protagonista incontra personaggi strani e sconclusionati, alcuni di questi anche pericolosi, chiedendosi da dove mai provengano tali figure e come abbiano fatto a radunarsi tutti insieme su questo mezzo. L’ignoto spaventa molto di più rispetto a ciò che conosciamo, proprio perché non sappiamo a ciò che andiamo incontro. La protagonista, metaforicamente, è come se fosse smarrita tra i suoi pensieri, si immerge totalmente nei meandri della sua anima per cercare di interpretarla, leggerla dentro e di conoscersi.

 

È proprio in questo luogo che accade qualcosa di inquietante: un lupo, improvvisamente, le morde un braccio, lasciandole dei segni violacei e bluastri attorno alla ferita. D’un tratto, la giovane si sveglia e si ritrova a casa sua, come se nulla fosse accaduto. Ma i segni del morso sono vividi sulla sua pelle… è stato tutto un sogno oppure era reale? La ferita pulsa, il dolore si fa sentire e Morgana non sa cosa pensare, si sente sola, ha paura e non sa che cosa fare. Decide di fare una passeggiata e, anche qui, succede una cosa strana: smarrita e con la mente piena di dubbi, la ragazza decide di fermarsi in un bar lì vicino per potersi riposare e prendere qualcosa. Ma c’è qualcosa di strano, di inquietante e sinistro in questo posto, specie nello sguardo del padrone di questo posto… sente quasi di non doversi trovare lì, sente dentro di sé l’impulso irrefrenabile di scappare. Cosa succederà?

 

Sul misterioso pullman, oltre a un affollato carosello di personaggi singolari, Morgana conosce anche Anacleto. Tranquilli, non è il simpatico gufetto del cartone animato disneyano “La spada nella roccia”, è un uomo alquanto singolare che la sprona a combattere, la incoraggia a intraprendere un percorso impervio e sconosciuto. La nostra protagonista si troverà ad affrontare innumerevoli ostacoli e difficoltà che si presenteranno a lei sotto diverse forme, a tratti macabre e spaventose, per poter raggiungere il proprio obiettivo. La paura la divorerà, si sentirà persa e senza un briciolo di speranza, ma in cuor suo è consapevole che ogni sua azione ha un perché e che tutto questo sia la cosa giusta da fare.

 

Osservai il cristallo girandomelo tra le dita. Era un ottaedro. Avevo letto che Platone si era ispirato alla teoria di Empedocle, secondo la quale la materia sarebbe composta da quattro elementi fondamentali: Terra, Acqua, Fuoco e Aria. Dunque, lui associava ogni elemento a un solido regolare. 


L’autrice, con un linguaggio curato e descrittivo, riesce a farsi spazio nell’animo della protagonista dapprima in punta di piedi e gradualmente all’interno della sua stessa anima, in un percorso di auto-analisi e di conoscenza personale che, prima o poi, ogni persona deve affrontare. Tutti saremo messi di fronte allo specchio della vita ed è importante farsi trovare preparati, altrimenti il confronto, il guardarsi indietro, l’analisi del passato potrebbe schiacciarci e renderci deboli e inermi, oltre che vittime di un profondo e insanabile senso di colpa attanagliato dal rimorso.

 

Un viaggio metaforico all’interno di sé stessi, che Rita Boccuni ci ha regalato attraverso il personaggio di Morgana. Il nome stesso è emblematico: porta in sé un alone misterioso, quasi magico, che sottolinea ancora di più la natura onirica della protagonista. Attraverso uno stile di scrittura avvincente e originale, la scrittrice dà voce ai sentimenti più profondi e nascosti dell’animo umano, che non aspettano altro che emergere dalle radici dell’inconscio e liberarsi. Anche il titolo del libro stesso descrive la natura della storia, dandoci una precisa indicazione sulla trama: “In-coscienza”, all’interno della coscienza umana, in un percorso spaventoso e a tratti incomprensibile, ma assolutamente necessario. In alcuni momenti, sembra quasi di trovarsi all’interno di un film horror, con elementi terrorizzanti che affiorano dalla coscienza stessa della ragazza, riversandosi sul lettore con una forza dirompente. All’interno di ognuno di noi esistono luci ed ombre e, prima o poi, bisogna affrontarle, decidendo da che parte stare e combattendo per tornare a galla nell’immenso e sconfinato mare dell’inconscio.





 











 

 

 

 

 

 

 

 

 

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