Un romanzo originale, intriso di mistero, segreti inconfessabili che si fanno strada dopo anni di silenzio e travolgono, con la loro devastante potenza, tutto ciò che trovano sul loro cammino. Filippo, in punto di morte, ha bisogno di scaricare la sua coscienza da un pesante fardello, tenuto dentro troppo a lungo, destinato a sconvolgere la vita di suo figlio Antonio e di tutta la famiglia. Il passato che ritorna, incorniciato nell’Italia del Boom economico e dei primi anni del terrorismo, le prime conquiste dei diritti delle donne, danno vita a una storia ricca di valori perduti e sepolti sotto gli strati del tempo che riaffiorano nell’immenso mare della vita.
Titolo: Bugie di famiglia
Autore: Nella Frezza
Genere: Narrativa
Editore: Salani Editore
Trama
Non tutti i segreti sono uguali. Alcuni possono travolgere
una vita intera. Italia, fine anni Sessanta. Antonio, giovane medico
meridionale originario di Serente, sta avviando a Roma una brillante carriera e
un solido progetto di vita con Eleonora. Una domenica riceve una chiamata
dall'ospedale della sua cittadina: il padre, lo stimatissimo professore e
farmacista Filippo D'Amico, ha avuto un gravissimo incidente di caccia e sta
morendo. Antonio si precipita al suo capezzale, ma arriva appena in tempo per
raccogliere uno sconcertante segreto, che si vede costretto a sigillare perché
la madre malata non ne muoia, non lo sappia il fratello e l'onore della
famiglia non venga infangato. Lo rivela soltanto a Eleonora ed entrambi saranno
vittime e artefici degli sviluppi, all'inizio inimmaginabili, che da tale
segreto origineranno. Le bugie, però, anche quando non hanno le gambe corte,
sono molto pazienti, logorano i rapporti un poco alla volta, per poi, a
distanza di anni, presentare il conto con tutti gli interessi. Al suo primo romanzo,
Nella Frezza indaga con scrittura inesorabile i fragili equilibri che tengono
insieme le famiglie, in ogni luogo e in ogni tempo, e il male che facciamo a
noi stessi per difenderci dal giudizio degli altri.
Recensione
“Tutte le famiglie felici sono uguali, ogni famiglia infelice
è infelice a modo suo”
- Anna Karenina, Lev Tolstoj
Credo che non vi siano parole migliori dell’incipit di Anna
Karenina di Lev Tolstoj per poter esprimere meglio il contenuto e il senso
profondo di questo romanzo. Spesso, al giorno d’oggi, i valori di una volta,
tra cui proprio la famiglia, vengono sempre più trascurati e messi da parte, accantonati
perché retaggio di un passato ormai lontano e disperso nelle ceneri del tempo.
La società è cambiata, ora tutto è diverso, la gente è immersa nella routine
quotidiana e non si rende neanche conto di quanto abbia perso giorno dopo
giorno, anno dopo anno. Non è giusto fare dei confronti perché si parla di epoche
diverse, ma le virtù di una volta sono andate perse. Nella Frezza, col suo
libro d’esordio “Bugie di famiglia”, riesce di nuovo a dare valore a ciò che un
tempo era davvero importante: la famiglia, in maniera del tutto originale e
quasi capovolta rispetto a quello che ci si aspetterebbe. Curiosi di saperne di
più?
Nell’immenso archivio che è la nostra memoria, incontri, emozioni, il prima, il poi, desiderato e immaginato nei dettagli, tutto convive in un unico, contraddittorio presente. Separare il buono e l’amaro in questo groviglio di vita nostra e di altre vite che ci sono entrate dentro è impossibile, perché tutto torna sempre a rimescolarsi.
Avete presente quando, per porre l’accento su un
determinato aspetto o comportamento, si tende a sottolinearlo in maniera decisa, evidenziandone pregi e difetti, forse concentrandosi più su questi
ultimi per apprezzare maggiormente le cose belle? Nella Frezza è riuscita
perfettamente nel suo intento: attraverso le parole di questo libro, torna
metaforicamente indietro nel tempo, intrecciando le ombre del passato con
quelle del presente, creando un chiaroscuro di emozioni che arriva dritto al
cuore del lettore. Un viaggio che profuma di nostalgia, di intrighi e misteri
non svelati, di segreti che combattono disperatamente per venire a galla dopo
anni di muto silenzio. Perché la verità è forte: prima o poi torna all’attacco
e travolge, con la sua dirompenza, tutto ciò che è stato costruito fino a quel
momento.
Come si dice, le bugie hanno le gambe corte e il
passato torna sempre a galla, anche quando sembra che sia stato dimenticato e
sepolto nei meandri della nostra anima, tra ricordi offuscati e risvolti
inimmaginabili. La famiglia D’Amico, originaria di un piccolo borgo del Sud
Italia di nome Serente, vive felice, cavalcando gli anni del boom economico
nell’Italia degli anni Sessanta. Filippo è un farmacista sposato con Amalia, insieme
sono una coppia felice e soddisfatta, rispettata da tutti, che si tiene alla
larga da qualunque pettegolezzo. I due coniugi hanno due figli, Antonio e
Nicola, anche loro ragazzi perbene e rispettabili. Col passare del tempo, i
giovani crescono e decidono di inseguire i propri sogni: vi è qualcosa che
tiene lontano Nicola dalla sua famiglia d’origine e lo porta ad allontanarsi
abbastanza presto dai genitori, Antonio prosegue la sua strada andando a studiare
medicina a Roma.
Che grande uomo deve essere stato tuo padre.
Antonio è felice della vita che conduce: ha dei grandi
progetti per sé stesso e per Eleonora, la donna di cui si è innamorato e che è
intenzionato a sposare. Improvvisamente, però, il passato torna a bussare alla
porta del giovane medico, proprio quando tutto sembrava andare per il meglio:
il padre Filippo sta per morire e confida al figlio un terribile segreto in
punto di morte. La vita che fino a quel momento aveva condotto viene sconvolta
nel profondo, la confessione del padre è un peso che dovrà portarsi dietro per
tutto il tempo che gli resta, visto che non può neanche raccontarlo a sua
madre, che probabilmente ne morirebbe dal dolore. L’unica persona a conoscenza
di questo oscuro segreto è Eleonora, la sua futura moglie, con cui condividerà questo
pesante fardello.
Gli intrecci nascosti alle spalle di questo terribile
segreto sono fitti e intricati, come una foresta inesplorabile diramano i loro
rami, attaccando e mescolandosi alla quotidianità di Antonio, cambiandola per
sempre. Cos’è più importante, l’onore della famiglia, la rispettabilità o la
vita di una persona, di un figlio? Nei tempi passati era importante che la
gente non sapesse, il silenzio in questi casi era l’arma più potente che si
potesse avere: tacere e oscurare terribili segreti, che avrebbero potuto minare
la rispettabilità di una famiglia, era l’unica soluzione. Coprendo i fatti, ostacolando
le dicerie, i misteri sepolti sotto strati di menzogne e verità omesse sembrano
essere stati cancellati. Ma in realtà restano lì, nascosti, pronti a balzare fuori
alla prima valida occasione, come vulcani quiescenti che possono esplodere in
qualsiasi momento, travolgendo con lava e cenere tutto ciò che trovano sul loro
cammino.
Vite distrutte per sempre, segreti inconfessabili. Nella Frezza, con una
scrittura elegante, curata e semplice, riesce a dare vita a una storia
originale, che profuma di un passato ormai lontano e intriso di misteri
nascosti sotto strati di indifferenza. Tematiche importanti e delicate come l’aborto,
le prime lotte delle donne per i loro diritti, si intrecciano ad una trama
ricca e imperscrutabile, dando vita a un romanzo completo, avvincente, che vi
terrà incollati alle pagine per tutta la lettura. Dal passato bisogna sempre
imparare, ma spesso basta spostare leggermente le tende del tempo per scoprire
segreti a lungo taciuti, sepolti e quasi cancellati per rincorrere un ideale di
famiglia perfetta, perché la perfezione non esiste. Una lettura piacevole,
interessante e ricca di descrizioni, intrisa di valori profondi e al contempo
dimenticati, in attesa di essere riscoperti tra le pagine di un libro
meraviglioso.
- agosto 25, 2022
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