Recensione: L’allieva di Sherlock Holmes – Laurie R. King
marzo 15, 2023Un romanzo ricco di suspense, di avventura e di mistero, con un guizzo di originalità nella figura di Mary Russell, una giovane ragazza destinata a diventare il braccio destro di uno dei più celebri detective della storia: Sherlock Holmes. Tra enigmi intricati e pericolosi casi da risolvere, l’intelligenza della Russell non passa di certo inosservata, ma un’ombra minaccia il loro sodalizio lavorativo e non solo…
Titolo: L’allieva di Sherlock Holmes
Autore: Laurie R. King
Genere: Narrativa
Editore: Leggereditore
Trama
Nel 1915, Sherlock Holmes è in
pensione e tranquillamente impegnato nello studio delle api da miele quando una
giovane donna si imbatte letteralmente in lui, nella campagna del Sussex.
Quindicenne, goffa, egocentrica e recentemente orfana, la giovane Mary Russell
mostra un acume tale da impressionare persino il grande detective in un
confronto arguto e di raffinata intelligenza. In principio riluttante, sotto la
sua tutela, questa modernissima donna del XX secolo si dimostra un'abile
allieva e una compagna degna del suo genio. Nel loro primo caso, devono
rintracciare la figlia rapita di un senatore americano e confrontarsi con un
avversario davvero astuto: un attentatore che ha messo in allarme gli
investigatori e che non si fermerà davanti a nulla per porre fine alla loro
"inedita" collaborazione.
Recensione
Anno 1915, alle porte dello
scoppio della Prima Guerra Mondiale. Il celeberrimo detective inglese Sherlock
Holmes è ormai pensionato e, dopo essersi lasciato alle spalle il caos
londinese, decide di dedicarsi alla scoperta dei territori del Sussex e all’apicoltura.
Improvvisamente, mentre egli è seduto nei campi, immerso nella contemplazione
della natura, fa irruzione nella sua vita la giovane Mary Russell, una ragazza
dolce, intelligente e dalla mente arguta, destinata a diventare una figura di
primaria importanza nella sua vita professionale.
La giovane Mary Russell è una
quindicenne un po’ goffa e timida, con un paio di grandi occhiali che
contribuiscono a darle un’aria decisamente intellettuale. Mentre è immersa
nella lettura di un testo latino di Virgilio, la ragazza si imbatte nel celebre
detective, dedito alla natura e allo studio delle api. Sherlock Holmes rimane
affascinato fin dal primo momento dall’arguzia e dall’intelligenza brillante di
Mary e decide di prenderla sotto la sua ala protettiva, facendola diventare sua
apprendista.
Holmes mi faceva da insegnante, e non mi impartiva lezioni a caso su vari argomenti strani e divertenti, ma le istruzioni attente di un professionista nel suo campo, di cui era uno dei massimi esperti. Non mi ritenevo una detective; ero una studentessa di teologia ed ero destinata a trascorrere la vita a esplorare non i lati più oscuri dei peggiori comportamenti umani, ma le vette delle speculazioni umane sulla natura del divino. Per anni non mi resi conto che le due cose in realtà erano collegate.
Dopo la morte di entrambi i
genitori, la piccola Mary viene affidata alle cure della zia, la quale non
prova per la nipote un affetto sincero e spontaneo, ma è interessata solamente
al denaro e all’eredità della ragazza. La giovane percepisce la distanza
emotiva della zia e, ben presto, si rende conto che non hanno nulla in comune.
Il carattere testardo e gli interessi decisamente insoliti per quei tempi rendono
la figura di Mary Russell ancora più intrigante e complessa: poteva mai passare
inosservata agli occhi di uno degli investigatori più importanti del secolo?
Sherlock Holmes le insegna il
suo mestiere, passo passo, senza alcuno sforzo, data l’intelligenza arguta e
brillante della ragazza. Per la governante Mrs Hudson, Mary è diventata come
una figlia e, nella sua figura, la ragazza trova l’affetto e il rispetto che le
è sempre mancato da sua zia, troppo interessata solo all’aspetto materiale
delle cose e alle sue proprietà. Anche il celebre dottor Watson sembra aver apprezzato
le doti intellettive e l’arguzia della giovane, un vulcano in eruzione di idee
ed energia, unite ad un’intelligenza sopraffina e ad un acuto spirito
d’osservazione.
Ben presto, la giovane Mary
diventa il braccio destro del celebre detective, apprendendo giorno per giorno
il mestiere dal suo maestro senza alcuno sforzo, grazie alla sua mente fervida
e piena di idee innovative. Successivamente, Sherlock decide di coinvolgerla
nella risoluzione di alcuni casi, in cui Russell dimostra di possedere
coraggio, forza e determinazione, oltre che una grande dose di sangue freddo.
Emblematico è il caso del rapimento della piccola Jennifer, figlia del senatore
… , in cui la presenza di Mary e il suo spirito d’iniziativa si rivelano
fondamentali per la risoluzione del caso. Ma un’ombra minaccia l’apparente
tranquillità della ragazza e del suo mentore, gettando una preoccupante aura
grigia e minacciosa che incrocia pericolosamente i loro percorsi… ce la faranno
i nostri detective a venirne fuori?
<<Nel bene e nel male, tu sei dentro a questo caso.>>
In questo romanzo, la vera
protagonista è Mary Russell, con la sua intelligenza sottile e arguta, unita ad
un carattere forte e deciso. Un personaggio davvero avvincente e ben delineato
dall’autrice, che ne dipinge la caratterizzazione con maestria ed eleganza.
Sherlock Holmes assume un ruolo quasi secondario, ma non per questo di minore
importanza: è lui che guida la mente della giovane Russell nella giusta
direzione, è lui che ne plasma le competenze e le conoscenze, dandole gli
strumenti necessari per muoversi nelle situazioni più disparate, agendo sempre
al momento opportuno. Vi è grande sintonia tra loro, i due sembrano capirsi al
volo e il loro rapporto ricorda molto quello che vi è tra un padre e una
figlia, intriso di affetto e di profondo rispetto. Anche la figura di Watson
viene delineata in maniera originale e inaspettata, dando vita a un personaggio
secondario ma divertente e affettuoso, dalla grande caratura morale e
competenza.
Questo libro è stata una
sorpresa, fin dalla copertina avevo intuito che sarebbe stato “diverso” da ciò
che mi aspettavo riguardo alla figura di Sherlock Holmes. Non ne sono rimasta
affatto delusa e, pagina dopo pagina, mi sono affezionata ai personaggi come
poche volte mi è successo: le ricche descrizioni contribuiscono a creare un
clima ovattato e un ambiente ben delineato, che coinvolge il lettore fin dalla
prima pagina, trasportandolo in un mondo lontano e facendogli vivere l’emozioni
e la suspense di un vero giallo, scritto come si deve.
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