Recensione: Appuntamento all’atelier Rosen – Anne Jacobs

ottobre 04, 2023

Un romanzo dall’eleganza innata, che profuma di rose e mistero, come i segreti che si celano dietro le porte del grazioso atelier Rosen, nel cuore della città di Kassel. Nel lontano 1834, la vita della giovane modista Elise subisce una brusca deviazione, che rischia di coinvolgere la sua intera famiglia in uno scandalo senza precedenti. Le malelingue sono in agguato, insieme ad un perfido ricattatore disposto a tutto pur di rovinarle. L’ombra delle maldicenze attanaglia l’atelier Rosen, cosa succederà?

 

Titolo: Appuntamento all’atelier Rosen
Autore: Anne Jacobs
Genere: Narrativa storica
Editore: Giunti Editore

 

Trama

 

1834. A Kassel sta per arrivare la primavera e in Marktgasse l'Atelier Rosen è in piena attività. Le clienti chiedono cappelli sempre più elaborati, ricchi di merletti, fiocchi, volant, e il flusso di lavoro è continuo, tanto che Elise e Charlotte si vedono costrette a cercare una nuova apprendista. La scelta tra le candidate si rivela però tutt'altro che semplice. Charlotte all'inizio non rimane colpita da nessuna, men che meno dalla modesta Grete, una contadina di vent'anni dall'aspetto sgraziato e dal passo claudicante: eppure la ragazza ha modi gentili e al di là delle apparenze nasconde doti inaspettate. Nel frattempo, Charles François de LaTour, il padre di Elise, con cui lei è riuscita dopo anni a riallacciare i rapporti, preannuncia la sua visita a Kassel. All'arrivo, però, non è solo, ma accompagnato da un affascinante studente universitario di Göttingen: Hans Christian Thiedemann è un giovane visionario dai riccioli biondi, futuro dottore in fisica dai vasti interessi, che vanno dalle scienze alle arti umanistiche, e con il sogno di aprire una sua casa editrice. Non ci vorrà molto prima che si invaghisca della bella Elise. Ma quando dallo scrittoio di Charles scompare un importante manoscritto contenente le sue memorie, le intenzioni di Hans si ammantano subito di una luce ambigua. Lui era l'unico a sapere dove fossero nascoste quelle pagine… Cosa può fare Elise davanti alla richiesta di sfruttare il debole dello studente nei suoi confronti e di andare a Göttingen per far luce sulla verità? A chi credere, a suo padre o al suo cuore?

 

Il capitolo conclusivo di un'avvincente dilogia storica con una protagonista creativa, romantica e indipendente. Un romanzo che non è solo una storia d'amore, ma anche un appassionante mistero da risolvere.

 

Recensione

 

L’atelier Rosen, luogo in cui signore e nobildonne si affacciano per trovare guanti di pizzo, merletti e gale, affidandosi alle sapienti mani di Charlotte, aiutata dalle sarte Babette e Therese e, soprattutto, allo charme della giovane signorina Elise, protagonista del romanzo. Dopo il primo volume di questa dilogia, pubblicato lo scorso anno sempre da Giunti Editore, ho avuto di nuovo l’opportunità di poter leggere il prosieguo di questo splendido romanzo, dall’ambientazione storica lontana dal nostro tempo e a dir poco affascinante.

 

Siamo ancora a Kassel, nel 1834, esattamente quattro anni dopo gli avvenimenti del precedente romanzo. All’atelier Rosen viene accolta una nuova ragazza di nome Grete, nipote di Babette, dall’intelligenza acuta e una predilezione per i numeri e le scienze, unita a tanta volontà di imparare il mestiere di sarta. Elise sta coltivando, giorno dopo giorno, il rapporto con suo padre, ritrovato dopo molti anni. Ogni lettera è un invito per lei ad andarlo a trovare a Francoforte, ma sua madre Charlotte si oppone fermamente e non vede di buon occhio la cosa. Tuttavia, non può privare sua figlia della figura paterna e quindi la piccola modista, con tanto entusiasmo, accoglie suo padre a Kassel, nonostante le ritrosie della madre. Insieme a lui vi è un giovane distinto e carismatico, un universitario di Göttingen prossimo alla laurea, con i capelli ricci e biondi e dall’entusiasmo contagioso: Hans Christian Thiedemann. Chi sarà mai questo ragazzo così pieno di vita e con tanti sogni nel cassetto da realizzare?

 

Non mi starò mica innamorando?, pensò preoccupata. Non di uno studente indeciso che, se non un grande entusiasmo per qualunque cosa, non ha niente di concreto da mostrare!

 

Improvvisamente, la vita delle donne dell’atelier Rosen viene sconvolta da un avvenimento inaspettato: un misterioso ricattatore minaccia di pubblicare le memorie di Charles François de LaTour, degli scritti che il padre di Elise ha messo su carta e che riguardano il periodo che ha trascorso a Kassel alla corte del Re Jerome, diversi anni prima. In alcuni di questi capitoli, Charlotte è la protagonista indiscussa: l’amore che legava il Chevalier du Croix Blanc alla bella modista meritava un posto d’onore nel manoscritto. Ora tutto questo sta per diventare di dominio pubblico e la minaccia di uno scandalo per tutto l’atelier Rosen si fa sempre più vicina e concreta… cosa succederà?

 

La giovane modista è determinata a scoprire il nome del ladro che ha rubato il manoscritto di suo padre e a stanare il ricattatore ad ogni costo. Così, insieme all’astuta Grete, Elise si reca nella città di Göttingen per far luce su questo mistero: dietro tutto questo potrebbe nascondersi il nome del giovane studente prossimo alla laurea che tanto aveva affascinato Elise, Hans Christian Thiedemann, uno dei pochi a conoscenza del manoscritto di suo padre. E il ragazzo, infatti, nasconde un terribile segreto, destinato a venir fuori nel peggiore dei modi, ma sarà davvero lui il colpevole?

 

Dopo tutto quello che aveva appena scoperto, però, d’un tratto la sua mente si fece fredda e limpida. E se alla fine si fosse terribilmente sbagliata su quel giovane?

 

Tra un manoscritto e l’altro, una stanza del Re di Prussia e la soffitta impolverata dell’atelier Rosen, il signor de LaTour tenta disperatamente di trovare il colpevole di questi meschini ricatti, provando a riacquistare anche la fiducia di Charlotte, giorno dopo giorno. Nel frattempo anche il fratellastro di Elise, il giovane Moritz, tenta di dare una mano, alternando il suo lavoro alla bottega di vini con le ricerche e aiutando quello che ama definire “il suo futuro suocero”, nonché padre della sua amata Lisetta. La gelosia è una brutta bestia e tra lui e Thiedemann non corre buon sangue

 

Ma le donne dell’atelier Rosen non sono le uniche ad essere state minacciate: anche il fratellastro di Elise e marito della sua cara amica Sybilla von Schönhoff, Johann Georg von Haynau, ha ricevuto delle lettere minatorie, dietro cui si nasconde lo stesso ricattatore senza scrupoli. Con il pagamento di una lauta somma, il segreto riguardo alla sua nascita e al suo vero padre resterà al sicuro… oppure no? La strada giusta è quella di comprare il silenzio attraverso i soldi? Elise non sa come comportarsi, la situazione è difficile e delicata, ogni passo va ponderato e l’onore di sua madre è in grave pericolo.

 

<<Non si è mai cauti abbastanza, signorina Rosen>> disse lui con voce soave e calda.

 

Tra orchestre con musicisti abili e misteriosi, parole enigmatiche della signorina von Eschen e i soliti pasticci in cui si caccia Moritz, le donne dell’atelier Rosen avranno un bel daffare, oltre al lavoro che scarseggia sempre di più e a tenere a freno le malelingue che corrono veloci in tutta Kassel… Anne Jacobs ci ha regalato un prosieguo originale e coinvolgente riguardo alla storia dell’atelier Rosen, ricco di descrizioni minuziose e di nuovi personaggi astuti e ben caratterizzati. Il linguaggio è fluido ed elegante, come la bellezza e l’eleganza stessa del luogo in cui è ambientato. La grazia di Elise emerge da ogni pagina, affiancata dalla furbizia e dall’ingegnosità di Grete, il cui aiuto si rivelerà fondamentale per la risoluzione del mistero. Ancora una volta, l’atelier Rosen ha colpito nel segno: una piccola oasi nel cuore di Kassel tutta al femminile, adornata di merletti e cuffiette, in cui l’amore rende possibile ogni cosa.








 






 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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