Un romanzo magnetico, profondo, a cavallo tra la misteriosa isola di Murano e la splendida città di Venezia. Presente e passato che si intrecciano, la storia di Juliet e Marina che combattono per affermarsi nel mondo del vetro giorno dopo giorno, in epoche diverse e con caratteri diversi. Il fuoco e la passione per l’arte del vetro illumina questo romanzo, impregnato d’amore ed enigmi tutti da scoprire, legati a una collana che racchiude un enorme segreto.
Titolo: La collana di cristallo
Autore: Cristina Caboni
Genere: Narrativa
Editore: Garzanti
Trama
Cristina Caboni regala ai suoi lettori il suo decimo romanzo. Dieci libri
per cui si è fatta amare pagina dopo pagina. In questo nuovo lavoro ha scelto
il fascino di Murano per raccontare la storia di una ragazza che scopre la
propria forza guardando alle donne che, prima di lei, hanno provato a farsi
strada, e a un futuro che non fa paura, ma è pieno di voglia di vivere.
Voglio decidere della mia vita. Murano potrà darmi delle risposte. Perché
lavorando il vetro mi sento me stessa.
Il vetro
soffiato si gonfia in attesa di prendere forma: è quasi una magia e, quando la
meraviglia si realizza, Juliet si sente forte e al sicuro. I suoi famigliari la
fanno sentire sempre fuori posto, non accettano il suo mondo fatto di
creatività, perché per loro la cosa più importante è la razionalità. Per questo
non vogliono che parta per Murano, dove è stata ammessa alla scuola per vetrai
più prestigiosa del mondo. Ma Juliet non sente ragioni, se non quelle del
cuore, e non rinuncia all’opportunità di realizzare il suo sogno più grande,
anche se questo vuol dire trovarsi da sola dall’altra parte dell’oceano. Con sé
ha un amuleto, una collana di cristallo che la tata di famiglia le ha affidato
sussurrandole parole misteriose: «È tua, perché le somigli così tanto». Juliet
non ha idea di cosa significhi ma, arrivata nella colorata isola attraversata
dai canali, sente che il gioiello le dà la forza di affrontare una sfida in cui
non mancano ostilità e pregiudizi, perché lei è l’unica ragazza ammessa. Ma soprattutto
le fa dimenticare la paura di non essere all’altezza. Ciò che non si sarebbe
mai aspettata è che in una delle perle di cristallo sia incastonato lo stesso
stemma che spicca sul palazzo che ospita la fornace. C’è un segreto che deve
scoprire. Un segreto che lega la sua famiglia a un diario in cui sono custodite
geniali formule per lavorare il vetro e a una donna di Murano vissuta nel
secolo scorso. Ad aiutarla c’è Marcus, il direttore della scuola: insieme si
perderanno tra le calli incantate in cerca del passato, ma soprattutto in cerca
di sé stessi.
Recensione
Il vetro, fascino e magia, luce e
mistero nascosti tra minuscoli frammenti di silicio, in grado di dare vita ad
un materiale tanto bello quanto fragile e delicato. Con una tradizione antica
di secoli, questa sostanza viene lavorata nelle fornaci dell’isola di Murano
per dar vita a capolavori meravigliosi, cristalli pieni di colori, che
irradiano l’occhio di chi li ammira con un’energia senza eguali, trasmettendo
emozioni che toccano direttamente le corde del cuore. È proprio a cavallo tra
questo luogo incantevole e la splendida città di Venezia che è ambientato il
decimo romanzo della scrittrice Cristina Caboni, edito da Garzanti, una piccola
perla nell’universo editoriale più recente, destinato ad essere un’altra pietra
miliare della narrativa contemporanea italiana, come i suoi precedenti lavori.
La storia ha un duplice punto di
vista: Juliet Meriwether, giovane americana di Seattle dal carattere dolce e sensibile,
è il presente. Il passato è affidato a Marina Chiaramonte, figlia di uno dei
più importanti vetrai degli anni Cinquanta a Murano. Entrambe combattono, in
momenti storici e contesti diversi, per affermarsi come donne e come vetraie,
mettendo al primo posto l’amore e la passione per il lavoro che svolgono. Il destino
intreccerà le loro vite, in un perfetto connubio tra passato e presente che la
Caboni ha saputo rendere, attraverso le sue parole, in maniera magistrale.
Venezia e Seattle, due città agli antipodi eppure così vicine in questa trama
che racchiude segreti straordinari, legati alla leggendaria Marietta Barovier e
alle più grandi figure femminili che, nel tempo, si sono affermate nel mondo
del vetro.
Juliet Meriwether ama l’arte in
tutte le sue sfaccettature, in particolare la lavorazione del vetro. Grazie al
suo immenso talento, subito dopo aver conseguito un dottorato in arti visive, la
ragazza viene ammessa all’Accademia del vetro di Murano, una prestigiosa scuola
che pochissime persone al mondo hanno la possibilità di frequentare. Ma Seattle
è molto lontana dall’Italia e la sua famiglia non crede che lei possa farcela a
vivere questa esperienza da sola, dato il suo carattere fragile e delicato. In
realtà, il vero motivo potrebbe essere un altro: i genitori hanno prospettato
un futuro diverso per lei, un avvenire concreto, fatto di stabilità ed
indipendenza, non di arte e creatività, concetti troppo instabili ed effimeri
per i coniugi Meriwether.
Lei applicava la tecnica al concetto che voleva esprimere, e così produceva un oggetto capace di emozionare. Era quella la sua particolarità rispetto ai colleghi. Lei si dedicava al dettaglio, giocava con il colore e la trasparenza.
Una volta arrivata a Palazzo
Zenobio, nel cuore di Murano, Juliet si sente finalmente a casa: quelle mura
raccontano il passato, sono intrise di storie che raccontano di anni ormai
perduti, in cui il vetro è sempre stato il vero protagonista. Ogni angolo di
questa immensa villa brilla di creature venute fuori dal fuoco, plasmate con la
cura e la dedizione che solo un maestro vetraio di quest’isola è in grado di
creare: vasi dalle mille forme, lampadari immensi che sembrano abbracciare
tutto lo spazio circostante con la loro statuaria magnificenza. Circondata da
tanta bellezza, Juliet riesce a superare le difficoltà che si presentano grazie anche alla presenza del giovane Marcus, il direttore della
scuola, che sembra avere una particolare predilezione per lei. Al contrario, il padre del ragazzo, Jacopo Quintavalle, è determinato in ogni modo a mettere i
bastoni tra le ruote alla nuova arrivata, tra l’altro anche l’unica donna del
corso: è convinto che la giovane americana nasconda un minaccioso segreto, legato alla splendida
collana che indossa con tanto orgoglio…
Su un letto di velluto rosa sbiadito dal tempo un filo di perle brillava sotto la luce. “Perle di Venezia”. Erano montate in oro. Murrine, rosette, sfere a lume. Erano antiche, preziose. Una piccola fortuna.
Juliet deve combattere per non farsi schiacciare da Jacopo Quintavalle e per emergere in
un mondo tipicamente maschile, che ha sempre visto la presenza di una donna all’interno
di una fornace come un qualcosa di inusuale, di sbagliato. Ma il maestro
vetraio Venier è orgoglioso dei lavori che crea la protagonista, poiché
provengono direttamente dal cuore e, come tali, hanno la capacità e la potenza
di insediarsi nell’animo umano. Juliet è un diamante grezzo e riesce ad
ottenere risultati così importanti anche grazie alle preziose indicazioni
ritrovate in un vecchio quadernino che la ragazza ha rinvenuto tra i polverosi
scaffali della sua stanza, a Palazzo Zenobio. Quali segreti si nascondono
dietro questo oggetto così antico e prezioso? A chi sarà mai appartenuto?
Il sogno della leggendaria Marietta
Barovier si intreccia alla vita della dolce Juliet, determinata a scoprire il
mistero che avvolge la collana che indossa, donatale da Gina, la sua tata di
origini italiane, l’unica donna che l’ha cresciuta e l’ha sempre incoraggiata a
coltivare la sua passione per l’arte e per il vetro, come se sapesse qualcosa
che le ha sempre taciuto. Gina le ha sempre detto che assomigliava “a lei”… ma
chi è questa “lei”? Il potere di queste parole si insinua nell’animo della protagonista
giorno dopo giorno, anno dopo anno, finché arriva il
momento di scoprire cosa nasconde il passato. Juliet sa che le risposte alle sue domande le troverà in Italia, tra le meravigliose perle della sua collana, riflesse nell’immagine
del gallo impressa anche sulla facciata di un edificio che si trova proprio lì
a Murano.
Il tramonto a Murano è rosso rubino, viola ametista, blu zaffiro. Così i vetrai chiamano i colori, con i nomi delle pietre preziose che hanno decretato la loro fortuna.
Juliet è di vetro, il vetro
stesso sembra comporre la sua personalità, frammento dopo frammento, dando
origine ad un carattere tanto forte e luminoso quanto fragile e delicato, dalle
mille sfaccettature, proprio come un gioiello nato dalle mani di un maestro
vetraio. Il fuoco che plasma il vetro è lo stesso che brucia nell’anima della
ragazza, così passionale e istintiva come solo un’artista dal grande talento
può essere. Il richiamo verso Murano è talmente forte da rievocare vibrazioni
appartenenti al passato, enigmi misteriosi legati allo stemma del gallo inciso
sulla collana che le ha donato Gina. E sarà proprio questa meravigliosa opera d’arte
veneziana, fatta di vetro e perle lavorate finemente da risultare perfette, a
condurla a casa di Nina, una dolce e anziana signora dell’isola che riconoscerà
in lei una creatura amabile, meritevole d’amore e dalla grande forza, animata
da un fuoco ardente che si riflette nel guizzo dei suoi capelli ramati, fiamme
che danno vita ad un biondo veneziano ormai così raro da risultare unico.
La magia di Venezia, il fascino
di una città senza tempo, la porteranno a scoprire la verità sulla sua famiglia, a far luce
sul passato e a trovare finalmente la vera felicità, tra i frammenti di vetro
che bruciano nelle roventi fornaci dell’isola di Murano e la storia di Venezia
stessa. La penna della Caboni è sublime, ricca di sentimento e passione, come il carattere delle due protagoniste femminili del romanzo, frutto di
un presente e di un passato che si intrecciano tra loro creando una trama
intricata e avvincente. I colori brillanti del vetro, la fragilità e la forza
con la quale questo materiale viene temprato rispecchiano l’animo di Juliet e
di Marina, legate da una storia che attraversa i confini del tempo, che si riflette nei colori dei tramonti di Murano, nell'eterna bellezza di Venezia, immersa in misteri e segreti, vetro e cristallo, famiglia e amore. Cosa
aspettate a scoprirla?
- novembre 07, 2023
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