Dopo aver scoperto i misteri dell’universo, Aristotle e Dante sono tornati, questa volta per immergersi nelle acque del mondo e scoprirne tutti i segreti. Non sempre la vita riserva piacevoli sorprese, ma l’amore è l’unica forza in grado di unire indissolubilmente le anime, creando un legame intenso e profondo, impossibile da recidere. Un tuffo nelle acque dell’universo che hanno già esplorato, l’uno al fianco dell’altro, crescendo e maturando insieme.
Titolo: Aristotle e Dante si immergono nelle acque
del mondo
Autore: Benjamin Alire Saénz
Genere: Narrativa
Editore: Oscar Vault Mondadori
Trama
Aristotle Mendoza ha passato gli
anni del liceo a nascondersi, a restare sempre in silenzio, a rendersi invisibile.
E si aspettava che anche l’ultimo anno sarebbe stato come gli altri. Da quando
si è innamorato di Dante Quintana, però, dentro di lui qualcosa si è
spalancato. All’improvviso, Ari stringe nuove amicizie, si ribella ai bulli, fa
sentire la sua voce. Sempre, accanto a lui, c’è Dante – il sognatore, lo
spiritoso Dante – che riesce nello stesso tempo a dargli sui nervi e ad
accenderlo di desiderio.
I due ragazzi sono ben
determinati a trovare la loro strada in un mondo che non li comprende. Fino a
quando Ari non si troverà ad affrontare una perdita sconvolgente. E dovrà
lottare con tutte le sue forze per creare una vita che sia profondamente,
gioiosamente sua.
Recensione
Aristotle e Dante, due nomi così
simili ma al contempo diversi: l’uno era un filosofo greco, l’altro uno dei più
grandi poeti della letteratura italiana. In questo libro imparerete a conoscere
più a fondo i due ragazzi che nel volume precedente, “Aristotle e Dante
scoprono i misteri dell’universo”, hanno iniziato un percorso insieme, mano
nella mano, dopo numerose difficoltà da affrontare. Il mondo è un luogo
meraviglioso, ma nasconde insidie e pericoli ad ogni angolo, specie per le
persone che quotidianamente devono fare i conti con una società razzista e spietata
che tende ad emarginarli, a non accettarli. Ma i nostri ragazzi sono
determinati e si sostengono nel difficile percorso della vita.
Abbiamo conosciuto entrambi i
protagonisti di questo splendido romanzo nel primo volume, imparando ad
apprezzarli e ad amarli in ogni loro sfumatura, chiedendoci come potessero
innamorarsi l’uno dell’altro due caratteri così diversi e in antitesi tra loro.
Aristotle è un ragazzo dolce, riflessivo e al contempo impulsivo, cresciuto in
una buona famiglia messicana che però ha commesso l’errore di erigere muri di
silenzio invalicabili col figlio, che hanno portato il giovane a chiudersi in
sé stesso e nel suo dolore. Dante è l’esatto opposto: anche lui è messicano e
possiede un carattere estroverso e allegro, ma è un fiume in piena e non riesce
a tenersi dentro i sentimenti. Ari e Dante si sono trovati un giorno per caso e
hanno capito, non senza difficoltà, che non si sarebbero mai più separati: sono
pezzi dello stesso puzzle, che si incastrano alla perfezione e non possono
esistere l’uno senza l’altro.
Tu mi hai visto, e io non sono più stato invisibile. Mi hai insegnato a nuotare. E non ho più avuto paura dell’acqua, perché non era più necessario avere paura. Mi hai dato così tante parole che ho potuto riscrivere l’universo in cui vivo.
Ora è arrivato il momento per il
nostro Ari di fare i conti con sé stesso: sta cambiando, dentro di lui qualcosa
si muove: è il desiderio profondo e bruciante che prova nei confronti di Dante,
ma ha paura e ne è spaventato. Ciò che non si conosce è sempre fonte di
inquietudine, specie per chi possiede un carattere sensibile, remissivo e che
fatica a mostrare agli altri i propri sentimenti. Aristotle deve imparare che
il mondo è un posto pieno di insidie, ma ci sono amici, familiari e tante altre
persone che sono dalla sua parte, che lo comprendono e lo sostengono in ogni
sua scelta. L’appoggio di chi lo ama è fondamentale per affrontare tutto ed è
importante anche sentirsi liberi di essere ciò che si è, senza nascondersi agli
occhi della società.
Questa mia nuova vita, ora, era come tuffarsi nell’oceano dopo essere stati solo in piscina. In una piscina non c’erano tempeste. Le tempeste nascevano negli oceani del mondo.
Dante è un oceano di emozioni,
possiede in sé la forza dirompente dell’acqua: il sentimento che prova per
Aristotle è puro e cristallino e al contempo impetuoso, proprio come un fiume
in piena. Ari è la roccia, gli scogli granitici e imponenti su cui le onde
dell’oceano si infrangono: sono complementari, non possono esistere l’uno senza
l’altro. È impossibile pensare di separarli, ciò che li lega è talmente
profondo e viscerale da risultare indissolubile, qualunque cosa accada. La
delicatezza dell’autore nel descrivere il rapporto tra i protagonisti è davvero
encomiabile: Benjamin Alire Saénz entra in punta di piedi nell’animo dei due
ragazzi, illustrando al lettore ogni lato della loro personalità con eleganza e
attenzione, soffermandosi soprattutto sui dubbi e le inquietudini tipiche della
loro età. Nel primo libro il loro amore è adolescenziale, intriso di un’aura
quasi poetica che rende il tutto etereo e delicato, ma in quest’altro volume
sono cresciuti entrambi, sono cambiati e con loro anche il tipo di sentimento
che provano, più maturo e adulto.
Pensavo che mi avrebbe insegnato a nuotare nelle acque della piscina. Ma Dante mi aveva insegnato a tuffarmi nelle acque della vita.
L’importanza della famiglia, in
questi casi, è fondamentale: ricevere appoggio incondizionato da parte di chi
si ama è davvero importante, ma non bisogna dimenticare che non è del tutto
scontato. Ari e Dante, in questo, sono enormemente fortunati: il rapporto che
hanno con i loro genitori è molto bello e ricco di sfaccettature. Nel tempo, specialmente
tra Aristotle e i suoi, le cose sono cambiate e l’apertura che c’è stata tra
loro è anche merito di Dante, senza il quale tutto questo, molto probabilmente,
non sarebbe accaduto. Perché Dante ha cambiato Aristotle, non nel senso stretto
del termine: il ragazzo è sempre lo stesso, ma la relazione col suo compagno lo
ha aiutato a mostrare al mondo come è fatto davvero, senza aver paura del
giudizio altrui.
Fare i conti con le proprie paure
richiede coraggio e determinazione, ma spesso la vita ci pone di fronte a
situazioni che, con la loro inevitabilità, ci costringono a guardarci allo
specchio. Quando arriverà il momento anche per Ari di rendersi conto che la realtà
è ancora più difficile di come credeva, il giovane capirà che l’unico modo per superare
il dolore è accettarlo per come è, senza fuggire. Il ragazzo affronterà uno dei
fantasmi più grandi del suo passato, suo fratello Bernardo, comprendendo che la
vera natura delle persone può essere ben diversa da come si immagina e non
bisogna incolpare né tantomeno idealizzare qualcuno. Dopo tutto questo, gli
incubi lo abbandoneranno oppure continueranno a farsi spazio nel suo inconscio
e a distruggerlo lentamente?
La vita è imprevedibile, le cose possono
cambiare radicalmente da un momento all’altro senza alcun preavviso e non
sempre questi eventi sono piacevoli da affrontare. Un dolore atroce sta per
piombare nell’animo di Aristotle e della sua famiglia, tanto inimmaginabile
quanto ineluttabile. Tutto questo lo trasformerà: da giovane adolescente
diventerà uomo, forse troppo in fretta, perché la sofferenza ti cambia, lacera
l’anima fin nel profondo e niente potrà essere più come prima. Ce la farà il
nostro Ari ad andare avanti?
Se siamo fortunati. Se siamo davvero fortunati, l’universo ci manderà le persone di cui abbiamo bisogno per sopravvivere.
Una tematica importante e
delicata come l’omosessualità meriterebbe più spazio nella società odierna: non
bisogna semplicemente parlarne, sarebbe opportuno capire che non ha importanza
chi si ama, ma il modo in cui si ama. Ari e Dante sono così, dei giovani che si
affacciano alla vita, che stanno affrontando le difficoltà tipiche dell’adolescenza,
con tutto ciò che ne comporta. Non è semplice per due ragazzi come loro, buoni
e sensibili, tenere testa ad un mondo ostile nei loro confronti: possono essere
pestati, da un momento all’altro, solo perché si amano. Chi definisce cosa è
giusto o sbagliato? Chi decide che amare una persona dello stesso sesso sia un
peccato mortale? Perché definirlo “diverso”? Sono tutte domande a cui, ancora
oggi, non si è in grado di trovare una risposta. Forse perché una vera risposta
non c’è e queste domande non dovrebbero nemmeno esistere, in una società
inclusiva ed emancipata.
I nostri amati protagonisti hanno
forza da vendere: ogni giorno fanno i conti con una società che li etichetta
come “emarginati”, “diversi”, solo perché si amano. Ari ha paura di mostrare al
mondo chi è davvero, perché prova quasi “vergogna” per sé stesso. Eppure, se
solo riuscisse a vedere oltre le apparenze, vedrebbe un ragazzo meraviglioso, dalle
mille qualità positive, con tanta voglia di vivere. Dante se ne è accorto e per
questo ha deciso di scegliere lui e di proseguire, mano nella mano, nell’impervio
percorso della vita. Entrambi sono due diamanti grezzi, pronti a brillare nell’immenso
mare della vita. Aristotle e Dante sono tornati, questa volta per immergersi
nelle acque del mondo e scoprirne tutti i segreti.
- settembre 06, 2022
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