Recensione: Lapilli – Barbara Caputo

luglio 02, 2022

Un romanzo dalla forza dirompente come quella di un vulcano, romantico e passionale, ricco di colpi di scena e storie che si intrecciano tra loro. Tommaso e l’Etna, che sembra parlargli e consigliarlo in ogni momento importante della sua vita. Una pioggia di lapilli che colpiscono delicatamente il lettore, trasportandolo in un mondo diverso e unico, che profuma di Sicilia e d’amore, in cui le difficoltà non mancano ma si trova sempre il coraggio di superarle.

 

Titolo: Lapilli
Autore: Barbara Caputo
Genere: Narrativa
Editore: Bookabook

 

Trama


Tommaso è un vulcanologo di quarant'anni che ha stretto un particolare legame con l'Etna. Tra di loro, infatti, c'è un'inspiegabile alchimia: ogni volta che l'uomo sale sulla cima del vulcano per confidarsi, lui sembra rispondergli con la solita scossa e il puntuale rombo che fuoriesce dalla sua enorme bocca. Una sera, mentre è a cena dai suoi più cari amici Mario e Teresa, Tommaso incontra Emma e rimane subito colpito dalla bellezza di quella donna dallo sguardo malinconico. Complice l'intervento di Teresa, i due si ritrovano a lavorare insieme, alimentando ancora di più l'attrazione che provano l'uno per l'altra. Nonostante le paure di Emma, preoccupata per ciò che potrebbe provare suo figlio Giovanni, affetto da mutismo, tra lei e Tommaso nascerà qualcosa di importante, ma proprio in quel momento il passato tornerà a bussare alla loro porta.

 

Recensione

 

Tommaso, giovane ricercatore e vulcanologo, si è trasferito in Sicilia tempo addietro insieme alla compagna Marta, per studiare più da vicino l’Etna. Improvvisamente, una proposta di lavoro fatta alla sua fidanzata destabilizza per sempre l’equilibrio della coppia: Marta è stata chiamata alle Hawaii come ricercatrice, il sogno che inseguiva da una vita si è finalmente realizzato. Il nostro protagonista si trova così a scegliere tra l’amore per la sua donna e il lavoro. Ma Tommaso non vuole lasciare la Sicilia: sente che il suo legame con l’Etna è talmente forte da trattenerlo lì, senza dargli la possibilità di allontanarsi. Non è un pazzo, ma sente che il grande vulcano è suo “amico”, percepisce le sue emozioni e le fa proprie, aiutandolo nel prendere le decisioni più importanti. Non può lasciare la sua “montagna”, sarebbe un tradimento troppo crudele, non potrebbe vivere altrove, in nessun’altra parte del mondo sarebbe felice. E così, la giovane Marta vola alle Hawaii, lasciandosi alle spalle una storia d’amore finita e un cuore infranto in mille pezzi.

 

Ti amo e ti amerò per sempre, ma non posso permettere che un capriccio mi tolga una simile occasione dalle mani. Se cambi idea, sai dove trovarmi.

Tua per sempre, Marta.

Tommaso accartocciò il foglio e lo gettò nella spazzatura. Un capriccio. Davvero pensava che per lui l’Etna fosse solo un capriccio? Cinque anni di relazione e non aveva capito proprio niente.

 

Dopo la partenza della compagna, Tommaso non è più lo stesso: si è gettato a capofitto nel suo lavoro da vulcanologo, raggiungendo importanti traguardi. Ma non riesce a vivere serenamente la propria vita. Da quando Marta è andata via, non è stato più in grado di legarsi sentimentalmente a un’altra donna, non ha più avuto il coraggio di rimettersi in gioco in una relazione. Al massimo si concede qualche legame effimero, qualche storiella senza significato, ma sente che l’amore, per lui, è ormai perduto. Non riuscirà mai più ad amare un’altra donna come ha amato Marta, questa è l’unica certezza che ha… sarà davvero così?

 

<<Siediti e ascolta>> gli rispose Tommaso, chiudendo gli occhi e alzando la testa verso il cielo.

Trascorsi alcuni minuti, si udì un lieve rombo e la terra tremò debolmente.

<<Ciao, amico mio.>>

Tommaso fece un largo sorriso.

<<Cos’è stato?>> chiese Giulio, allarmato.

<<Tranquillo, è Iddu che ci sta salutando.>>

 

Interessante come l’autrice descrive il rapporto che il protagonista intreccia con l’Etna, così potente e viscerale, quasi onirico: il vulcano gli parla, attraverso la sua immensa forza, scuotendo la terra e facendogli percepire la sua grandezza. Solo Tommaso è in grado di interpretare le sue risposte, di trovarvi un senso, in modo tale che possano aiutarlo nella vita di tutti i giorni. Per il resto del mondo il giovane ricercatore è alle soglie della pazzia, parlare con un vulcano non è il massimo della sanità mentale per la maggior parte delle persone. Ma è quel pizzico di follia che ci rende unici e inimitabili e non bisogna mai giudicare una persona, perché non ne conosciamo l’anima nel profondo e le motivazioni che la spingono a compiere determinate azioni e scelte.

 

Ehi, ma che ti prende, brutto cretino, pensò. Non hai imparato niente in questi ultimi anni? Basta, mai più storie serie, solo avventure. E lei non mi sembra il tipo adatto.

 

Una sera, a casa dei suoi migliori amici Mario e Teresa, Tommaso incontra Emma, una donna dolce e taciturna, dalla bellezza misteriosa e avvolgente e dagli occhi velati di una tristezza che non ha modo di essere cancellata. Questo aspetto affascina molto Tommaso, il quale rimane rapito dalla figura e dalla personalità della giovane insegnante e vuole saperne di più sul suo conto. Il destino ci mette del suo e, in questo caso, porta il nome di Teresa. Non molto tempo dopo, i due hanno l’opportunità di conoscersi meglio perché Tommaso viene suggerito come ricercatore alla preside della scuola dove Emma e la sua amica insegnano. Una gita alle pendici dell’Etna, il suo carisma innato, l’ambiente particolare e allo stesso tempo romantico farà il resto: Emma e Tommaso provano un sentimento importante l’uno per l’altra, passionale e dirompente, ma entrambi sono frenati dal loro passato… cosa si nasconderà nella vita della giovane insegnante?

 

<<Non sono bravo in queste cose. Non ho una relazione da più di un anno. Sono stato legato a una persona che mi ha spezzato il cuore il giorno stesso in cui le ho chiesto di sposarmi e da allora non ho più cercato altre storie. Però, quando ti ho vista ridere a casa di Mario e Teresa qualcosa è cambiato.>>

 

Giovanni, figlio di Emma, è affetto da mutismo e si è rinchiuso in una corazza fatta di dolore e paura, intrisa di risentimento nei confronti del padre e di ciò che è successo. La madre deve prendersi cura del figlio in ogni modo, evitandogli qualunque tipo di trauma, dopo la violenza subita in passato, altrimenti potrebbe perderlo per sempre. Tommaso riesce a conquistarsi quasi immediatamente la fiducia e l’affetto del ragazzo, cercando di aiutarlo a superare il difficile momento che sta affrontando. Ma la vita è imprevedibile e il passato torna a farsi spazio nelle loro vite in maniera inaspettata e dirompente, destabilizzando la tranquillità che Emma e Tommaso hanno creato. Vincerà il vero amore oppure le cose prenderanno una piega diversa?

 

Dopo qualche minuto di silenzio, avvertirono un piccolo rombo. Giovanni aprì subito gli occhi per guardare il cratere e appoggiò di nuovo i palmi delle mani a terra, con maggior forza. Un rombo più intenso si levò da quella bocca e la terra tremò. Giovanni scoppiò a ridere tra le lacrime, e rise talmente forte che anche Emma e Tommaso lo imitarono.

 

Un romanzo dirompente come la forza di un vulcano, ma allo stesso tempo tranquillo e dolce, proprio come i momenti in cui l’Etna è tendenzialmente ferma nella sua attività. L’amore tra due persone, ostacolato dai fantasmi del passato che ritornano improvvisamente, che si batte strenuamente per emergere e per poter essere vissuto interamente nella sua pienezza, nella sua più vera essenza. Barbara Caputo ha creato una trama avvincente e originale, descrivendo i sentimenti dei personaggi in maniera delicata e profonda, avvolgendo il lettore in un’atmosfera calda e imprevedibile, proprio come l’animo stesso del vulcano, vero protagonista del romanzo. Un libro adatto a chi vuole provare sensazioni forti ed energiche, intrise allo stesso tempo di amore e romanticismo, breve ed intenso come le emozioni che trasmette.

 
















 

 

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